Serio ludere

In un freddo autunno del 2010 incontro, per caso, Stefano; non a caso davanti ad una birra. Non ci vediamo dalle medie, ossia da 30 anni. Qualche bicchiere riscalda memorie un po’ arrugginite.
Il giorno dopo inizio a seguirlo modernamente, come si fa oggi, sui social e scopro che fa parte di un sodalizio con caratteri che non possono non attrarmi: amicizia, goliardia, audaci imprese, belle femmine, pranzi e cene luculliane.
Insomma: un serio ludere che mi affascina.
Organizzano, soprattutto, per la prima volta, una cosa che avrei voluto fare anch’essa da 30 anni, ma non ne ho mai avuto il coraggio: attraversare un lago a nuoto. Quando lo so vado in piscina, nuoto 800 metri (sempre dopo 30 anni) e mi iscrivo. Alla Traversata parto in prima fila, completamente ignorante, e scoppio regolarmente 400 metri dopo, faticando per non essere annegato da una tonnara di assatanati.
L’anno dopo ne nuoto forse 1.600 e mi iscrivo di nuovo. Una settimana dopo la II Traversata dei Leoni attraverso un altro lago e resto con gli Hic a festeggiare il dopo.
Non ho ancora smesso, né di festeggiare con loro, che è la cosa che mi viene meglio, né di nuotare, che mi piace tanto.
Mi hanno accolto dal primo istante come fossi sempre stato uno di loro.
Quel che avevo immaginato guardando da fuori è tutto vero, anzi, è molto meglio: gli eventi sono attesi davvero come se fosse la vigilia di Natale e le imprese coinvolgono tutti con un unico filo conduttore: voler fare insieme cose belle, semplici, come quando eravamo ragazzi, con una spensieratezza che non si scioglie nemmeno di fronte alle imprese più ardite.
Fin qui ho conosciuto persone magnifiche, visitato luoghi magici, lontani ma anche vicini eppur sconosciuti e mi sono cimentato in molte goliardiche imprese, sempre brindando al Leone Levato che portiamo prima nel cuore e poi sul petto, in un bel ricamo.
Con gli Hic c’è l’attesa trepidante, come da bambini e poi una gran festa tra amici. Cosa volere di più?

Andrea Lucio Vero, dal MMXXIII