“Leoni al vento noi marciam…siamo l’Armata Brancaaleoooon…. leeeon leonleoooon… leoonleoon…… brancabraaancàleon!! Fiùù…..boom”, questo è il mio primo pensiero che salta nel cuore e alla mente quando penso alla mia prima avventura HIC. Un gruppo di una ventina sbandati alla deriva su una Dragon Boat targata Canottieri Pavia che canta passando sotto il Ponte di Rialto durante la mitica Vogalonga del 2010.

Lo spirito Hic è sempre stato quello di fare gruppo con amici che nel tempo si sono uniti in iniziative di ogni tipo, anche quelle più impossibili ed inimmaginabili. La Vogalonga ne è l’esempio più emblematico, iscritti grazie ad una caro amico di Pavia ad un evento unico al mondo in una delle città più meravigliose al mondo. Una fusione di “Brut Figur” (il mio gruppo goliardico di allora), una compagine di Pavesi e ovviamente il legante Hic (il Cello della Valbossa).

Dopo una prova pratica nelle acque turbolente del Ticino (con risultati quasi incoraggianti), per imparare a pagaiare, conoscersi e programmare la partecipazione all’evento….siamo partiti allo sbaraglio…destinazione Venezia. Per rendere la cosa facile….si Parte all’alba Mestre per raggiungere canal Grande alla cannonata di partenza, risultato…persi nella laguna veneta, non facciamo in tempo a raggiungere la partenza. Decidiamo di infilarci zizzagando tra i canali e le calli, dedalo di sensi unici e contromano, con una imbarcazione lunga 10 metri!!

Attraversiamo la “città isola” e sbuchiamo nel bel mezzo della gara tra le prime imbarcazioni dei professionisti “monaa…vea de laaa”; avanziamo scoordinati fino addirittura a sbattere contro le mura del carcere. Esaltati come non mai, raggiungiamo Canal Grande tra i primi, cantiamo a squarciagola con il pubblico che ci applaude e che ci fa filmati e foto. Pagaie al vento al traguardo di una giornata incredibile.

Il 2010 ed il 2011, anni di mia difficoltà personale, sono stati anni stravissuti e straviziati, Hicchissimi. Il primo Cimento del Naviglio Grande, in cui ci siamo improvvisati con fornelli e pentoloni a offrire the caldo e vin brulè a partecipanti e spettatori infreddoliti dalla Merla Milanese. I II Trofeo Fiaschetta d’Oro con i fiumi di grappa a sciogliere neve e ginocchia. Poi la nostra prima partecipazione, con le Hic in Rosa, alle Staffette della Milano City Marathon, io e Cello in tandem ad incitare le nostre atlete, sacrificando chiappe ed altro… da qui la mia Nomina Hic “Filo Virgilio Marone”. Poi le Traversate estive, l’Eremo, connubio tra Hic e Brut Figur (forse già dal 2009); il Lago d’Orta con la super scorpacciata all’Isola di san Giulio; la prima Ecomaratona del Chianti, scintilla di cuori tra Valla ed Ema e la montagna di Pici all’aglione di del Signor Luigi.

Il primo Cimento di Natale dei Leoni ed il Capodanno San Pietroburgo, con Cello e Gallico in cuccetta sulla transiberiana (“chi russa più forte?”) diretti a Mosca e la foto in Piazza Rossa con la colbacchi e sciarpa “Varesini Ovunque”, leone levato sulla fiaschetta ad accompagnare la Vodka nel cuore.

Il 2011 è stato poi un’altra escalation…ripetendo gli eventi dell’anno precedente, un lupo dei boschi come me riesce a fare 11 traversate in acque libere e diventare “Nobile dei Laghi” ma soprattutto HIC POSEIDON 2011. La Maratona di New York, un viaggio oltreoceano con il leone sul petto per i 42 km più duri della mia vita…poi 2012, la pazzia in mezzo alle meduse nell’attraversare lo Stretto di Messina, diventare CAPITANO HIC e poi la mia passione per la bici la creazione dei Cicloleoni e di varie avventure su due ruote con la bellissima e memorabile “Coppa Cobram” del 2014 a conclusione del “Triathlon dei due Mondi”.

Sempre fiero con quel Leone addosso, conquistato con amicizia e spensieratezza, quel Leone è entrato dentro in ogni Hic in maniera diversa. Per me è stato Forza per superare difficoltà, Energia per superare imprese ed ostacoli e Amore per riuscire ad amare di nuovo. Leoni buoni e sorridenti, senza rancori e senza rimorsi, leoni solitari all’interno di un gruppo di amici che ci sono Sempre.

Filo Virgilio Marone, dal MMX